Comunali di Palermo 2017: il M5S si muove

Dopo le "comunarie" sulla piattaforma Rousseau, che hanno visto la partecipazione di 527 attivisti certificati, cinque i nomi preferiti dal popolo della rete. Forfait della Di Pasquale.

Comunali di Palermo 2017: il M5S si muove

Dopo le elezioni online, cinque sono stati i nomi scelti dagli oltre 527 attivisti palermitani del Movimento 5 Stelle. Si tratta di Tiziana Di Pasquale, Ugo Fiorello, Igor Gelarda, Giulia Argiroffi e Giancarlo Caparrotta.

Tra le inevitabili polemiche legate allo scandalo delle firme false, ieri sera si sono celebrate le graticole del M5S, ovvero il dibattito tra i candidati; assente a sorpresa Tiziana Di Pasquale.

Non è potuto intervenire, invece, ma ha comunque presenziato, il poliziotto e sindacalista del Consap, Igor Gelarda, in base ad un articolo del Ministero dell’Interno datato 1981. Presenti in platea, tra gli altri, Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, che hanno collaborato con i magistrati che stanno indagando sul caso firme false che, lo ricordiamo, risale alle Comunali di cinque anni fa, vinte da Leoluca Orlando.

Tutto è cominciato nel pomeriggio di ieri, quando – verso le 17 – Tiziana Di Pasquale, candidata considerata il “delfino” di Riccardo Nuti, ha affidato al suo profilo Facebook il suo ritiro. Dichiara “Niente dietrologie, l’ho fatto perchè attualmente un gruppo non c’è. Và ricostruito” e prosegue “tira una brutta aria nel Movimento 5 Stelle di Palermo”.

Che tiri una brutta aria l’hanno capito in molti, fin da dopo la festa nazionale di Settembre, a partire dagli attivisti: a Palermo esistono ben quattro meetup. E l’ha capito anche la presidentessa del Circolo Arci Malaussene e attivista Daniela Tomasino, che già lo scorso dicembre si è fatta da parte, e che tra l’altro in molti, soprattutto a Sinistra, secondo un recente sondaggio su un giornale online locale, avrebbero voluto sindaco di Palermo.

Sul piano del dibattito, ieri sera il confronto è stato, a detta di molti, assolutamente penoso, a tratti scolastico. Buona la prova di Ugo Fiorello ma, a parte pochi sprazzi, non si sono visti spunti interessanti. Ai cittadini di Palermo, non solo “a 5 Stelle”, rimane molta perplessità per una campagna elettorale che si preannuncia a dir poco ricca di slogan e povera di contenuti, almeno sul fronte pentastellato.

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