Caso De Luca-Severino, interviene Cantone: “Bisogna armonizzare la legge”

Nel caos seguito all'elezione di De Luca a governatore della Campania, si inserisce anche Cantone, presidente dell'Anac, che afferma: "Bisogna armonizzare le disposizioni"

Caso De Luca-Severino, interviene Cantone: “Bisogna armonizzare la legge”

L’Autorità Anticorruzione ha emanato un documento che mette in evidenza le criticità della legge Severino, approvando una delibera in cui propone al governo 25 punti ‘critici’ della legge. Per alcuni sarà un caso, per altri no, ma queste proposte di modifica avviene nel bel mezzo del caos generato dall’elezione di Vincenzo De Luca a governatore della Regione Campania che, essendo stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio, dovrà essere sospeso dal suo incarico dal Presidente del Consiglio, che però sembra più che restio a farlo.

Il punto nodale attorno cui girano le criticità evidenziate da Raffaele Cantone, il presidente dell’Anticorruzione, verte sul fatto che servirebbe un coordinamento tra le norme sulla inconferibilità degli incarichi e quelle su incandidabilità e sospensione, oltre che sul fatto che ci sono molti dubbi sull’elenco dei reati che rientrano sotto la legge Severino e sulla loro graduazione e gravità. Nella fattispecie, Cantone sottolinea l’incongruenza che c’è tra la legge 39/2013, che prevede l’inconferibilità degli incarichi anche per condanne non definitive, e l’ipotesi di sospensione della carica del 235/2012, la legge Severino, appunto.

L’obiettivo delle due leggi è lo stesso – impedire l’elezione di soggetti privi dei requisiti di moralità e imparzialità -, ma, rileva Cantone, sono incongruenti fra loro. Il problema, inoltre, è che i reati elencati nelle due disposizioni sono diversi. Se la 39/2013 prevede una graduazione dei reati in relazione alla loro gravità, questa possibilità è esclusa dalla legge Severino.

Per questo, Cantone invoca una armonizzazione da parte del legislatore”, per eliminare anche alcune definizioni incerte che hanno prodotto importanti problemi applicativi, come distinzione di ruoli e di reati. E infine, l’accertamento delle violazioni e di irrogazione delle sanzioni, compiti ai quali all’Anac dovrebbe essere riconosciuto un ruolo più attivo. E’ un colpo di spugna o una richiesta legittima?

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