Aumentano i casi di razzismo in Italia. È anche emergenza delinquenza

Per "Repubblica" sono aumentati i casi di violenza contro stranieri e rom: "Dieci casi in tre mesi". Ma non cita l'aumento dei reati e delle violenze quotidiane degli immigrati

Aumentano i casi di razzismo in Italia. È anche emergenza delinquenza

Repubblica ha lanciato l’allarme: in Italia c’è un aumento del razzismo contro gli immigrati. Secondo il quotidiano romano negli ultimi tre mesi sono avveuti dieci casi di aggressione a sfondo razziale, in pratica tre ogni mese.

Il sociologo Marzio Barbagli però smentisce questo allarmismo, affermando che “non c’è un aumento dell’intolleranza perché non ci sono statistiche sufficienti per fare dei confronti”. Barbagli aggiunge anche che l’insofferenza degli italiani verso l’immigrato è stata causata proprio dalla politica dell’accoglienza indicriminata dei governi precedenti. Questi governi hanno permesso l’ingresso nel nostro Paese di centinaia di migliaia di profughi, spesso clandestini, proprio nel momento in cui l’Italia attraversava pesanti difficoltà economiche e sociali.

Casi di criminalità in Italia

Al contrario di quanto afferma Repubblica, sembra proprio che la vera emergenza in Italia non sia il razzismo, ma l’aumento degli episodi di criminalità, delinquenza, violenza e aggressioni che vedono protagonisti gli stranieri. La cronaca italiana ne parla quotidianamente.

Basti pensare agli stupri sulle donne che finiscono quasi quotidianamente su giornali e telegiornali; oppure il caso dell’infermiera che si è sente dire da un musulmano “abbassa lo sguardo, sei una donna”; ed ancora, i carabinieri feriti da un nigeriano portato in una caserma macchiata del sangue dei militari come fosse un campo di battaglia. 

C’è il pregiudicato marocchino espulso perché pestava la moglie incinta; il ladro marocchino fermato per aver aggredito gli agenti; il ghanese che dà una testa in volto a un controllore donna provocandole una emorragia cerebrale; i tre immigrati che spacciavano cocaina ai minori. I pusher nigeriani che avevano trasformato le spiaggie in piazze di spaccio.

Altri casi sono quelli del tunisino che manda in coma un malato di sclerosi multipla per derubarlo; le risse alla stazione centrale di Milano con tanto di coltelli e bottiglie rotte; le aggressioni fisiche ai poliziotti; i pugni sferrati in faccia ai carabinieri e le rapine nelle ville o nei negozi che finiscono spesso nel sangue.

La cronaca nazionale ha ancora divulgato la notizia del nigeriano che pesta due carabinieri; il poliziotto massacrato in casa sua e trasformato da due migranti in una maschera di sangue; il marocchino armato di lametta che minaccia e rapina due ragazzi di 15 anni.

Questi sono casi che raccontano solo uno spaccato dei reati perpetrati dagli immigrati nel nostro Paese dove la vera emergenza, secondo molti, non è il razzismo, ma la delinquenza straniera.

Continua a leggere su Fidelity News