Aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo

Verso il voto per le elezioni politiche di marzo, un episodio di violenza a Palermo: aggredito Massimo Ursino, il quarantenne leader di Forza Nuova già noto alle cronache per episodi poco piacevoli di intolleranza. Questa volta è lui, invece, a farne le spese.

Aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo

Agguato scattato nella centralissima via Dante a Palermo, ieri sera intorno alle 19, ai danni del leader siciliano di Forza Nuova, Massimo Ursino. Legato e picchiato in strada e ripreso col telefonino. Un video su cui la Digos ha qualche perplessità, benchè siano già iniziate le perquisizioni nelle abitazioni di una decina di giovani appartenenti ai centri sociali.

Nel video, inviato poco dopo l’aggressione con una mail ad alcuni siti, si sentono distintamente due voci -una chiaramente di donna- alle quali si sta cercando di dare un nome. Incappucciati e corsi prontamente via, grazie anche alla pioggia, testimonia la gente che era in centro in un orario in cui c’erano ancora tutti i negozi aperti.

Massimo Ursino è ricoverato in ospedale dopo essere stato immobilizzato e poi picchiato; ha una frattura al naso, ematomi al volto e in tutto il corpo, e una sospetta lesione alla spalla. I medici gli hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni ma lo hanno comunque dimesso e questa mattina, accompagnato dalla moglie e da una militante nonchè candidata del suo partito, è stato riportato a casa scortato dalla polizia che teme una escalation di violenza in città.

Il tutto pare sia scaturito, infatti, da idee contrastanti rispetto al Forum antirazzista di Palermo e alla contrarietà rispetto al comizio di sabato prossimo di Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, che si dovrebbe tenere in città.

“Quanto avvenuto stasera con l‘aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza”, a dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

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