Alcuni particolari macabri e violenti che la Disney ha omesso dai suoi cartoni (1 / 2)

Alcuni particolari macabri e violenti che la Disney ha omesso dai suoi cartoni

Sono tanti i cartoni di successo firmati Disney che hanno reso famose anche tantissime fiabe scritte da autori celebri fra cui anche quelle dei fratelli Grimm. I disegnatori della Disney hanno però avuto il merito di attribuire un volto e delle caratteristiche fisiche a ciascuno dei personaggi di queste grandi ed intramontabili fiabe.

La Disney però non si è limitata soltanto trasformare in cartone animato una storia ma, il più delle volte ha modificato alcuni aspetti di queste fiabe perché ritenuti eccessivamente cruenti e drammatici per proporli a dei bambini della società attuale.

Scopriamo, dunque, quali sono le favole che hanno finale completamente differente rispetto a quello che i cartoni ci hanno fatto conoscere.

Tutti conoscono Biancaneve e i sette nani, una fiaba scritta dai fratelli Grimm nel 1817 e che ha costituito la base del primo lungometraggio animato firmato Disney che è poi uscito nel 1937.

La casa d’animazione, fra le altre cose, ha omesso alcuni passaggi che vedevano la regina alle prese con il tentativo di uccisione di Biancaneve.

Nel cartone animato, infatti, assistiamo ad una vecchia contadina che fa assaggiare a Biancaneve la mela avvelenata ma nella realtà questo è solo l’ultimo dei vari tentativi di omicidio raccontati dai fratelli Grimm, fra cui anche il tentativo di soffocarla stringendole una cintura in vita.

Pinocchio, invece, è una storia tratta dal romanzo di Carlo Collodi, che narra il sogno di un burattino di legno di diventare un bimbo vero. Le caratteristiche di questo personaggio mostrano delle sfaccettature cattive ma la cattiveria raffigurata nel cartone animato è solo una minima parte di quella narrata nel romanzo nel quale, ad esempio Pinocchio tenta di uccidere il grillo parlante con un martello e a sua volta subisce delle violenze e torture per la sua cattiva condotta.