Alcune usanze assurde dei nostri antenati (1 / 2)

Alcune usanze assurde dei nostri antenati

Le tendenze, le mode, sebbene in alcuni casi considerate strane, ci sono sempre state e sempre ci saranno. L’aspetto ironico è che il presente guarda al passato stupendosi di ciò che è stato o di come si viveva; eppure, ai tempi, sembravano azioni e usanze normali. Un ciclo che si ripete nel tempo. Scopriamone qualcuna.

Dormire è importante. Nel Medioevo, in Europa, c’era l’usanza di riposare in due fasi. In pratica, le persone facevano un primo riposino al tramonto; poi si svegliavano e si dedicavano ad alcune attività per due o tre ore e poi tornavano a dormire per svegliarsi al mattino.

Anche la sveglia del mattino è differente dal presente. Dalla metà del diciottesimo secolo fino agli anni cinquanta del Novecento, esisteva la professione di sveglia. Ai tempi, infatti, le sveglie che noi tutti abbiamo sui nostri comodini non esistevano. In pratica, in passato c’era una persona che era incaricata di bussare alle porte o finestre dei clienti, fino a svegliarli. Gli attrezzi del lavoro erano lunghi bastoni o cerbottane. Un lavoro effettivo. Immaginate possibile svolgere questo impiego ai nostri giorni?

Esistevano poi delle calzature particolari, le pianelle, che potrebbero fare concorrenza, o essere considerate le antenate delle zeppe e dei plateau che oggi vediamo nei negozi, o calzare alle donne. Questo tipo di calzatura, di moda in Europa tra il XIV secolo e il XVII secolo, aveva una suola molto alta che poteva raggiungere anche i cinquanta centimetri. La prova che i tempi cambiano e le mode e gli stili ritornano.