Venezia: Maestra licenziata, scrive “scuola” con la “q” (2 / 2)

Questa vicenda era emersa nel 2016 ed i genitori avevano deciso di rifiutarsi di portare i propri bambini a lezione, avevano segnalato al preside l’inadeguatezza della donna ( 39 enne, di due prime elementari della scuola Papa Sarto di Veteringo ). La maestra tra il 2015 ed il 2016 aveva insegnato ad un totale di 39 alunni. Inzialmente il preside l’aveva rimossa dall’incarico ma dopo c’è stato il licenziamento nonostante avesse chiesto di essere assegnata ad altre mansioni.

Contro il provvedimento del Ministero dell’istruzione, la donna aveva presentato un ricorso al tribunale del Lavoro, chiedendo di essere trasferita in un altro rifiuto, ma il tribunale non ha accolto la sua richiesta ed ha deciso di rimuoverla dal suo incarico per “asserita incapacità didattica”. Ma questo non è il primo caso, il 12 gennaio scorso il giornale La Nazionale ha dato notizia di un’altra protesta a Casciana Terme Lari, in provincia di Pisa, da parte dei genitori contro una docente di scuola elementare. Un’insegnante precaria destinata principalmente ad una classe terza.

I genitori già dai primi mesi di lezione, si sono accorti dell’inadeguatezza della docente che invece di correggere gli errori dei piccoli alunni sui compiti, peggiorava la situazione inserendo i suoi strafalcioni. Le famiglie si sono rivolte al dirigente scolastico che, dopo aver constatato la gravità dei fatti, ha prontamente retrocesso la docente dal ruolo di maestra d’appoggio con orari divisi per più classi anziché una sola. Gli errori grammaticali e gli strafalcioni linguistici, a quanto pare, non sono prerogativa degli studenti più somari.