Usa la crema per la disfunzione erettile al posto del collirio: donna finisce in ospedale (2 / 2)

In Italia ormai la scrittura illegibile dei medici è diventata una specie di meme, ma è comunque  “inusuale” scrive il British Medical Journal, che né il dottore, né il farmacista e tantomeno la paziente si siano accorti dell’errore.
Ad ogni modo, spiegano gli autori dell’articolo, “gli errori di prescrizione sono comuni e con i farmaci che hanno nomi simili il rischio aumenta“.

È dunque consigliabile, si legge ancora nel rapporto, per i medici scrivere le ricette in stampatello per evitare errori di interpretazione che potrebbero essere all’origine di gravi conseguenze per la salute.
Quello che è successo alla donna di Glasgow infatti non è una rarità. Secondo uno studio effettuato negli Stati Uniti d’America, il 4,7% degli errori medici sono infatti riconducibili all’uso di abbreviazioni difficili da capire.

Proprio per questo anche da noi, in Italia, il ministero ha deciso di correre ai ripari per non incappare in spiacevoli situazioni. Lo scorso dicembre, infatti, la Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute ha deciso di inviare una raccomandazione a tutte le Regioni affinchè intervengano per avvertire tutti i medici. Qual è l’ordine perentorio partito dal Ministero? “Dovete scrivere meglio“.