Per l’autodidatta “artista di pietra” Akie Nakata, le rocce sono più di quanto sembrano. Rinunciando all’uso di tele convenzionali per un approccio più organico, Nakata dipinge raffigurazioni animali realistiche e minuziosamente dettagliate sulla superficie delle pietre lisce.
Dai pulcini di gufo alle lontre, Nakata si diletta in una vasta gamma di raffigurazioni di animali. Sebbene le sue selezioni possano sembrare arbitrarie, in realtà sono profondamente significative. In quello che l’artista descrive come incontri apparentemente fortuiti, Nakata scopre e raccoglie personalmente le pietre che decora. Mentre tiene gli occhi puntati su potenziali scoperte, non ha in mente argomenti specifici.
Invece, trova ispirazione nei contorni naturali di ogni roccia – che non altera o regola in alcun modo – e decide quindi quale creatura creare. Per Nakata, la forma di ogni pietra – dal più piccolo ciottolo al più grande masso – è parte della sua storia e, quindi, gioca un ruolo cruciale nella sua pratica.
Data la quantità incredibile di dettagli e profondità apparente in ogni pezzo, non è una sorpresa che ogni dipinto richieda molta pazienza, sforzo e tempo.
Nakata nota, tuttavia, che il ragionamento dietro il suo approccio meticoloso trascende la tecnica e l’accuratezza artistica.
Il suo cauto processo è anche di natura piuttosto spirituale. “Ciò che dipingo sulla pietra è ispirato alla pietra stessa”, spiega. “Per far emergere l’essere vivente che sento nella pietra alla sua superficie, procedo con molta attenzione. Considero passo dopo passo, ad esempio, se sto posizionando la spina dorsale nel posto giusto. Ti sembra giusto? Sto forzando qualcosa che non è d’accordo con la forma naturale della pietra? “.