In questa storiella vedremo nove donne alle prese con un prete molto zelante, il quale – in conclusione di un ritiro spirituale al quale le fedeli avevano partecipano – inizia a pontificare in merito alla sacralità del matrimonio. Il parroco sembra però ritrovarsi ben presto a predicare nel deserto, perché ora l’una e ora l’altra, le donne iniziano a ridacchiare tra loro. Una mancanza di attenzione che non manca di suscitare la curiosità e lo sbigottimento da parte del parroco. Egli infatti decide subito di manifestare alle donne il proprio disappunto per ciò che considerava una mancanza di rispetto.
“Il sermone vi annoia?” domanda allora il parroco indispettito, al che le fedeli ritrovano immediatamente la giusta compostezza. Una di loro, arrangiandosi la voce, risponde così: “No padre, affatto. I nostri matrimoni sono tutti debitamente onorati“. Il prelato le squadra ad una ad una annuendo, quindi chiede loro di mandare il seguente SMS ai rispettivi consorti: “Amore mio, ti amo tantissimo e sono orgogliosa di te, di tutto ciò che fai per me e per la nostra famiglia. Ti amo tanto“.
Le nove donne s’interrogano con gli sguardi senza proferire parola, ma alfine adempiono sotto lo sguardo compiaciuto del prete. “Ebbene – annuncia allora lui solenne – vedrete che anche i piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza: è da queste sfumature che si costruisce la solidità di un matrimonio felice“. Nel frattempo però iniziano ad arrivare i primi SMS di risposta. Che ovviamente le mogli tengono per loro.