Un bracconiere è stato ucciso e mangiato dai leoni in Sudafrica (2 / 2)

Non si tratta comunque del primo bracconiere ad essere attaccato negli ultimi mesi. In Namibia, nell’ottobre dello scorso anno, un rinoceronte ha inseguito e ferito  gravemente un uomo che è stato poi accusato di averlo cacciato illegalmente.  Luteni Muhararukua e altri presunti bracconieri sono entrati in modo del tutto illegittimo nel Parco nazionale di Etosha nella speranza di uccidere i rinoceronti per le loro corna, le quali possono essere vendute per migliaia di sterline sul mercato nero. Sembra però che la natura in questo caso si sia voluta ribellare agli abusi che stava subendo.

Ad ogni modo, secondo il giornale namibiano, un rinoceronte “è apparso dal nulla” e ha attaccato l’uomo, provocandogli un grave infortunio alla gamba, che ha richiesto un trattamento ospedaliero urgente. Nel gennaio dell’anno scorso, un uomo di 26 anni è stato anche segnalato per essere stato calpestato a morte da un branco di elefanti mentre si faceva bracconaggio in Kerala, in India. Questi episodi mostrano le tragiche conseguenze cui si può andare incontro quando si cerca di sfidare il lato più selvaggio e pericoloso della natura. Occorre sempre mantenere la massima prudenza.

L’Indian Express ha riferito che quattro uomini sono entrati di nascosto all’interno del santuario degli uccelli di Thattekkad nel tentativo di cacciare gli elefanti, ma sono stati catturati e circoandati da branco molto numeroso ed aggressivo. Un altro uomo è rimasto gravemente ferito.

Penso che la morale della storia in questo caso sia quella di non cacciare animali.Le conseguenze, come dimostrano questi episodi, possono essere davvero spiacevoli. In alcuni casi la natura è in grado di prendersi la sua rivincita per tutti i soprusi umani.