“Ulisse”, Alberto Angela commuove l’Italia: la puntata sull’Olocausto italiano al primo posto degli ascolti (2 / 2)

Poco prima della messa in onda del programma televisivo, Alberto Angela ha spiegato in un lungo post su Facebook:Sono nato nel 1962. Non ho mai vissuto una guerra. Ho conosciuto la guerra fredda, il rischio di un conflitto, ma mai la guerra. Ho avuto la fortuna di vivere nel periodo più pacifico della Storia d’Europa. 70 anni di assenza di conflitti, a parte quello triste e cruento dell’ex Jugoslavia.

Io non so cosa significhi vivere sulla propria pelle le privazioni di una guerra: la fame, i bombardamenti, la morte dei tanti a cui vuoi bene. E non conosco, perché non l’ho vissuta, una dittatura.

Non so cosa significhi vivere in un Paese che da un giorno a un altro vara le leggi razziali, in grado di modificare e stravolgere la vita quotidiana. (…) Privati di tante libertà di base che noi consideriamo scontate. Persone normali, dunque, come voi e come me, a cui la società chiude le porte senza appello. E tutto intorno a loro, a parte qualche eccezione, c’è solo indifferenza e silenzio. Accadeva esattamente 80 anni fa, in un Paese come il nostro da sempre capace di accogliere a braccia aperte culture e religioni diverse.

Da quel momento chi ha un credo diverso entra nel mirino dei persecutori, viene prima individuato, poi discriminato e infine catturato e mandato in un campo di sterminio. Io non ho conosciuto tutto questo, come gran parte di voi. Ma c’è sempre il rischio che i volti bui della Storia riappaiano. L’unico modo per evitarlo è conoscerla, la Storia”. Un grandissimo successo tra gli utenti dei social che impongono di far vedere il programma nelle scuole italiane: “con i lucciconi agli occhi. Grazie Alberto Angela, grazie Ulisse. Sarà nostro dovere di genitori tramandare la memoria ai nostri figli“. Ed ancora: “Meno male che ci sono anche programmi intelligenti, educativi, che fanno riflettere ed insegnano qualcosa e non solo monnezza e zozzeria.”.