Torino, oggi è il primo giorno di lavoro del migrante-eroe che sventò una rapina un mese fa (2 / 2)

“Sono molto orgoglioso. È il mio primo lavoro qui in Italia. Non credevo che quel mio gesto, quel sabato mattina, poi mi avrebbe portato a fare questo. La mia vita è cambiata”. Osahon è diventato famoso il 30 giugno quando, come abbiamo detto, sventò una rapina. Mentre era a due passi dal supermercato, ha notato che un ladro stava minacciando la cassiera con un coltello. Non ha esitato un attimo e si è precipitato dentro per braccare il criminale. Il ladro ha reagito provando ad accoltellare il ragazzo nigeriano, che però ha saputo schivare i colpi.

Dopo una breve ‘lotta’, il malvivente ha deciso di fuggire. Ma la sua ‘latitanza’ è durata poco: dopo poco più di 10 giorni, i Carabinieri sono riusciti a identificarlo e arrestarlo. È un Italiano di 28 anni che si è consegnato alle forze dell’ordine quando ha capito che non sarebbe riuscito a rimanere nascosto a lungo. Per sua stessa ammissione, non si trattava della prima rapina, tra l’altro. Così Osahon ha spiegato quei 5 minuti che gli hanno cambiato la vita: “Ho visto la paura negli occhi della cassiera e ho deciso di intervenire. Io non ho niente, ma per mangiare chiedo l’elemosina, non rubo”.

Ora che almeno per tre anni avrà un lavoro ‘fisso’, Osahon sta pensando al futuro: “Posso mandare un po’ di soldi alla mia famiglia. I miei fratelli contano su di me”. Vuole rimanere a Torino, dove già vive, nel quartiere popolare Barriera di Milano: “Ora vivo con alcuni amici, ma vorrei trovare un appartamento tutto per me in affitto”. “MI piace l’Italia perché ci sono leggi certe. Se l’episodio fosse successo nel mio paese, con una telefonata giusta il rapinatore sarebbe tornato libero subito”.