“Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità ma non lo sono i prodotti per le mestruazioni? Non è nè equo, nè giusto penalizzare economicamente qualcuno per una funzione corporea naturale”.
Negli scorsi mesi anche in Italia si è cercato di intervenire sull’argomento, tuttavia le misure attuate sono ancora molto limitanti.
Lo scorso dicembre il Governo ha approvato l’abbassamento dell’IVA dal 22% al 5%, ma solo per gli assorbenti compostabili (ovvero una fetta molto piccola di mercato).
Su questo “dettaglio” non sono mancate le polemiche: In molti hanno fatto notare che questo darà un vantaggio a determinate marche visto che non tutti i produttori offrono tamponi di questo tipo specifico. Sui social network le opinioni si sono suddivise in varie scuole di pensiero: c’è chi lo vede come un provvedimento inutile e chi lo considera solo un contentino.
Gli assorbenti compostabili infatti sono generalmente poco diffusi e molto più cari degli altri. Quindi il rischio è che il prezzo resti lo stesso di quelli non biodegradabili tassati al 22%. Altri hanno protestato visto che la soglia del 5% è comunque superiore all’Iva applicata ai rasoi da barba (4%) e addirittura a quella applicata ai…tartufi freschi.
Una cosa è certa: la Scozia è ancora molto lontana da noi…