Straziante scoperta a Pompei: rinvenuto scheletro di un uomo schiacciato da un blocco di pietra (2 / 2)

L’uomo aveva lesioni alla tibia che, secondo gli esperti, indicavano una grave infezione ossea che avrebbe potuto impedirgli di scappare ai primi segni di un’eruzione in arrivo.

Gli archeologi hanno aggiunto che ” la sua condizione avrebbe potuto causare notevoli difficoltà a camminare, abbastanza da impedire la fuga dell’uomo ai primi segni drammatici che hanno preceduto l’eruzione”.

Secondo quanto riportato da ABC News, gli archeologi hanno trovato lo scheletro dell’uomo sdraiato sulla schiena nella zona del Regio V, un sito di scavo scoperto di recente.

 

La teoria è una volta visto il vulcano erruttare, l’uomo ha tentato di scappare ma è stato colpito da un enorme masso di pietra.

Dai test iniziali, gli archeologi ritengono che l’uomo, sopravvissuto ai primi stadi dell’eruzione, sia andato alla ricerca di un rifugio lungo un vicolo che in seguito fu riempito di lava.

Massimo Osanna ha affermato: “Questo ritrovamento, rimanda al caso analogo di uno scheletro rinvenuto da Amedeo Maiuri nella casa del Fabbro e oggetto di recente studio. Si tratta dei resti di un individuo claudicante, anche lui

probabilmente impedito nella fuga dalle difficoltà motorie e lasciato all’epoca in esposizione in situ. Al di là dell’impatto emotivo di queste scoperte, la possibilità di comparare questi rinvenimenti, confrontare le patologie e gli stili di vita, le dinamiche di fuga dall’eruzione, ma soprattutto di indagarli con strumenti e professionalità sempre più specifiche e presenti sul campo, contribuiscono ad un racconto sempre più preciso della storia e della civiltà dell’epoca, che è alla base della ricerca archeologica”