Stanco dei soliti bancomat? Ecco il distributore automatico di prosecco (2 / 2)

La cultura italiana per i prodotti d’eccellenza ancora una volta ha fatto parlare di sé, visto che i paesaggi vitivinicoli delle colline del prosecco superiore di Conegliano e Valdobbiadene nella lista dei patrimoni culturali e naturali dell’umanità (UNESCO). Le bollicine venete godono infatti di ottimi numeri nelle esportazioni mondiali, dimostrando che l’apprezzamento per questo fantastico vino arriva da ogni parte del mondo.

Ma la replica del Consorizio a tutela del Prosecco Doc non è tardata ad arrivare:

«Siamo davanti ad una evidente frode nei confronti dei consumatori inglesi, ne consegue per noi un serio danno di immagine per la nostra denominazione – ha dichiarato il presidente Stefano Zanette. A metà della scorsa settimana risale la nostra prima segnalazione, non appena il Consorzio è venuto a conoscenza della cosa.

 

Si è subito attivato, inoltre, con i propri legali, vogliono contrastare l’illegittimo riferimento alla denominazione Prosecco comparsa sul distributore a Londra. In questa occasione il Consorzio ha ribadito che, al netto di quanto accaduto nel Regno Unito, agirà in tutte le sedi contro chiunque, in Italia e all’estero, continuerà a somministrare del vino alla spina vendendolo come “Prosecco”, cosa non ammessa in alcun modo dal disciplinare vigente».