Spritz, il cocktail più amato dagli italiani. Nasce la prima “spritzeria” (2 / 2)

Gli aperitivi sono fatti da una vasta gamma di ingredienti, che è ciò che dà i loro sapori unici. Alcuni sono a base di vino, altri sono a base di spiritz, ma la maggior parte sono aromatizzati con una varietà segreta di erbe, spezie, frutta come rabarbaro e agrumi e persino verdure come i carciofi. Inutile dire che ci sono molti modi diversi di preparare uno Spritz e molte sono le opinioni su quale sia la strada giusta. Nella sua forma più semplice, lo Spritz moderno può essere prodotto con tre soli ingredienti:

vino spumante (qualsiasi tipo funzionerà), un liquore di solito aperol o campari, con l’aggiunta di ghiaccio. A qualcuno piace completarlo con acqua gassata o seltz, ma a parere di molti questo lo limita. Esistono anche versioni con bibite aromatizzate e sciroppi, oltre all’aggiunta di gin o vermouth, ma è la classica combinazione di bitter e bolle che costituisce il fondamento di quello che conosciamo come il classico spritz italiano o veneziano.

La cosa principale che distingue uno spritz da un altro è il tipo di aperitivo (aperitivo in italiano) utilizzato per realizzarlo. I due più comuni bitter utlizzati sono Aperol e Campari, ma in questo tempo ci sono una miriade di opzioni che vanno dal dolce al dolce-amaro al semplice amaro. Intanto a Napoli è nata la Spritzeria ad opera di Bruno e Ciro, dove si potrà degustare lo spritz italiano originale tra la movida del centro storico napoletano. Altre Spritzerie saranno aperte anche a Roma e Milano.