Sospiro di sollievo per l’economia italiana: salta la procedura d’infrazione per debito eccessivo (2 / 2)

Si tratta, oggettivamente parlando, di una notizia positiva per i contribuenti italiani. Ma è altrettanto vero che la mancata procedura d’infrazione non cancella i problemi dell’economia italiana, ormai da anni arrancante. Abbiamo uno dei debiti pubblici più alti al mondo. L’Europa ci chiede di ridurlo, anche Salvini e Di Maio non sembrano orientati verso questa direzione.

Più volte i due vice premier hanno ribadito che l’austerità va evitata ad ogni costo se si vuole davvero far ripartire l’economia del nostro paese. Per ridurre il debito pubblico bisogna inevitabilmente tagliare la spesa pubblica o aumentare le tasse. Ma nessuna delle due opzioni è nell’agenda del Governo giallo-verde.

Per questa estate l’economia italiana rimarrà dunque in una condizione di stallo, con una crescita prevista grazie al turismo. I dati sull’occupazione a maggio, inoltre, fanno ben sperare. Ma da ottobre si tornerà a parlare, inevitabilmente, di legge di bilancio. Non bisogna dimenticare che c’è lo spettro dell’aumento dell’IVA al 25% per far quadrare i conti e rispettare i vincoli europei. Anche se, di nuovo, l’attuale governo ha ribadito fino alla noia che “le tasse non aumenteranno”