Si reca all’anagrafe per rinnovare la carta d’identità, ma scopre di essere “morto” da 5 anni (2 / 2)

Un errore di omonimia?Non credo – ribatte -. Ho chiesto anche l’indirizzo della persona ritenuta morta. Ed è quello mio. Da sempre abito lì. Ed è davvero curioso che si verifichi un caso del genere”.
“Sono andato negli uffici di circoscrizione più vicini alla mia abitazione – racconta -. Qui mi hanno detto che non mi potevano rilasciare la tessera nuova perché non risultavo essere più residente a Palermo.”

 Dopo varie chiamate, incontri per lo più senza esito alcuno, sono andato negli uffici di viale Lazio. Pensavo che ci fosse un problema per accertare la residenza. Sono così andato con i testimoni allo sportello anagrafe. Lì la notizia della mia morte“. Nulla di questo era nei pensieri di Bartolotta che si era recato lì semplicemente per rinnovare carta di identità prossima alla scadenza.

 

 

Secondo l’assessore comunale Gaspare Nicotri, con delega ai servizi demografici, “nel caso di Bartolotta non si è trattato di morte ma di irreperibilità. Nello specifico, il cittadino è stato irreperibile nel corso del censimento del 2011. Successivamente, nel 2014, è stato fatto un confronto anagrafico. Comunque, gli uffici sono pronti a riscrivere Bartolotta”. E menomale, diremmo. Chissà se Bartolotta avrà ripensamenti una volta riappropriatosi della propria identità.