Si iscrive all’università per studiare la rara malattia che l’ha colpita: un imprenditore commosso dona 336mila euro (2 / 2)

“La cosa più bella – ha sottolineato l’imprenditore – è stato vedere questi giovani studenti e ricercatori con tanto entusiasmo. Dovevo per forza fare qualcosa per aiutarli”. 
La famiglia Della Libera invece ha creato l’associazione “Ogni giorno per Emma”, che assieme all’associazione “Per il sorriso di Ilaria Montebruno”, è riuscita a raccogliere altri 345mila euro per la campagna. L’ateneo trentino, ora utilizzerà i fondi per studiare una possibile terapia per la malattia di Emma, ma non solo.

Perché le donazioni continuano ad arrivare: 112mila euro sono stati raccolti grazie alle donazioni di moltissimi trentini, ma anche di persone dal resto d’Italia e dall’estero.
L’obiettivo iniziale era di 160mila euro per far partire le linee di ricerca. Un obiettivo che è stato quasi quintuplicato grazie al cuore delle persone. Complessivamente sono stati raccolti 753mila euro. La ricerca ora si concentrerà sul trovare terapie per l’atassia di Friedreich e la sindrome di Cornelia de Lange

“L’obiettivo di questi due progetti di ricerca, che avranno una durata di tre anni, è quello di adattare il correttore genomico alla riparazione delle lesioni nelle cellule dei pazienti per ottenere una prova di principio della possibilità di impiegare il metodo per affrontare malattie genetiche rare”, ha spiegato Alessandro Quattrone, direttore del Cibio. Una ricerca che se avrà esito positivo permetterà di dare una speranza a centinaia di pazienti.