Si è spento a 110 anni il più vecchio alpino d’Italia, era nato in Trentino (2 / 2)

Nonostante ciò ha continuato a lavorare sulla terra, non sapendo che ben presto sarebbe scoppiata una seconda guerra mondiale. Prima però nel 1930 si sposa con Maria Bazzanella dove dall’unione nacquero ben 8 figli! Nel frattempo ha continuato a lavorare nella terra dei Conti Malfatti che avevano campagna nel suo paese natale e a Padova. Luigi ha continuato a lavorare le terre pur di portare il pane a casa e nella terra aveva il compito di curare un ettaro di terra e alcune bestie, quasi sempre cavalli.

Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, Luigi fu mandato a Brunico, dove nei giorni di permesso per il rientro nel suo paese Ala, oltre che a salutare la propia famiglia, si affrettò a sistemare i poderi della terra dei Conti Malfatti. La guerra si faceva sempre più tragica e Luigi venne chiamato a combattere in Francia sul Colle della Maddalena. Qui trascorse giorni terribili vivendo per terra in una tenda senza mai cambiarsi, ma almeno il cibo non mancava. Luigi tornò a lavorare i campi quando arrivò il congedo previsto per i padri di famiglia con almeno quattro figli.

Nel frattempo però i conti Malfatti furono costretti a vendere i loro poderi lasciando la buonuscita per Luigi di tre ettari di terreno. È stata proprio la terra a garantire un futuro alla sua famiglia e l’uomo ne era molto legato. Ha smesso di lavorare all’età di 80 anni perchè non ce la faceva più. Il legame con il lavoro era talmente forte che Luigi si commuoveva quando si ricordava di essere andato in pensione. Ha trascorso gli ultimi anni di vita frequentando dal 2015 il Centro Anziani gestito dalla comunità della Vallagarina.