Sgarbi spara a zero su Saviano: “Si è conquistato la scorta col suo vittimismo” (1 / 2)

Sgarbi spara a zero su Saviano: “Si è conquistato la scorta col suo vittimismo”

Nella settimana che sta per finire uno degli argomenti più dibattuti è stato sicuramente quello della scorta a Roberto Saviano. Su questo tema il nuovo Ministro degli Interni Matteo Salvini ha adottato posizioni ferme e chiarissime: ha detto che secondo lui la scorta a Saviano è una spesa che potrebbe essere evitata. Ricordiamo che non è nelle sue competenze decidere in merito. Ma siccome sono i contribuenti italiani a pagarla, secondo Salvini è una spesa evitabile, visto che Saviano passa molto del suo tempo a New York.

Ovviamente la replica dell’autore di ‘Gomorra’ non si è fatta attendere ed è stata durissima: “Secondo te, Salvini, io sono felice di vivere sotto scorta da 11 anni? Da più di 11 anni. Vivo così da quando ne ho 26, tu pensi di minacciarmi, di intimidirmi? Buffone!” Ha poi continuato: “In questi anni ho subito la pressione dei clan dei Casalesi e dei narcos messicani. Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi tu credi che io possa avere paura di te?”. Allo scontro mediatico si è unito anche Vittorio Sgarbi.

Il critico d’arte è intervenuto alla trasmissione di Giuseppe Cruciani su Radio 24 ‘La Zanzara’ dicendo la sua, come al solito, con toni molto forti: “Saviano è l’unico che sente la scorta come un tormento. Allora solleviamolo da questo tormento!” Sgarbi ha poi rincarato la dose: “Vi risulta che la Casellati e tutti gli altri personaggi che ce l’hanno, vivano la scorta come una limitazione alla libertà? No, altroché! La scorta è un vantaggio pazzesco: i semafori, i parcheggi, tutto”.