Se hai questi sintomi potrebbe trattarsi di disbiosi (2 / 2)

Nello specifico quando parliamo di squilibri microbici sulla superficie del nostro corpo o all’interno di quest’ultimo, stiamo parlando di disbiosi. La disbiosi (non stiamo parlando di un termine medico divenuto standard, pertanto potrà capitare di trovare la stessa sindrome proposta sotto nomi diversi) non è dunque altro che un’alterazione dell’equilibrio batterico, in particolare con questo termine si fa di solito riferimento alla flora intestinale. Ma cosa può causare questo squilibrio? Di norma nei pazienti sani la causa è da ricercarsi nella dieta, che può alterare significativamente le colonie batteriche dell’intestino.

Noi siamo ciò che mangiamo, ma anche i batteri che sosteniamo crescono e proliferano a seconda di ciò che introduciamo nel nostro corpo, che può favorire questa o quella specie. Un altro comportamento scorretto che può favorire la disbiosi è l’abuso di antibiotici, così come l’abuso di alcolici. Si tratta dunque di una condizione di norma provocata da condotte inadeguate in relazione a quanto introduciamo nel nostro organismo. Ma anche lo stress può essere un fattore determinante. Tra i sintomi figurano nausea, diarrea, vomito, meteorismo e, nelle donne in particolar modo, può favorire ripetute infiammazioni genitali.

Abbiamo insomma capito quanto la disbiosi non sia affatto una condizione simpatica con la quale dover fare i conti, ma come si può rimediare? Di norma in casi non gravi l’assunzione di fermenti probiotici e fermenti lattici mirati può essere sufficiente, ma starà al medico valutare l’eventuale introduzione di antibiotici per ripristinare l’equilibrio batterico e far tornare la situazione alla normalità. Nei casi più gravi si potrebbe ricorrere all’idrocolonterapia, ovverosia al lavaggio del colon per rimuovere i prodotti di scarto.