“Se apri gli occhi ti porto a casa”, infermiere adotta un bambino abbandonato con tanti problemi di salute (2 / 2)

Ricordo che era in coma, attaccato a un respiratore. Parlo molto spesso con i bambini, quindi gli ho detto senza pensarci due volte: «Se apri gli occhi ti porto a casa». Li ha aperti e ho sentito che era un segnale, mi sono subito sentito suo padre e ho iniziato a pensare all’adozione”.

Così questo infermiere di soli 31 anni ma con un cuore grande, ha svolto tutte le pratiche legali per ottenere il permesso di adottare il piccolo Santino.

Tutti i suoi amici, colleghi e conoscenti, erano contro l’adozione perché pensavano che nessun giudice gli avrebbe concesso di farlo a causa della sua età e del fatto che fosse single ma Matías, nonostante questo, con determinazione ha continuato a compilare ed effettuare tutte le pratiche.

Santino in quei mesi era peggiorato e così è stato operato ancora una volta, i due in quel periodo non hanno avuto la possibilità di vedersi per due mesi ma nonostante tutto ce l’hanno fatta.

Il 12 ottobre del 2017 Matías ha ottenuto la tutela legale del piccolo ed è diventato suo padre a tutti gli effetti. A distanza di 2 anni possiamo dire che Santino sta meglio ed è felice insieme al suo papà: “È tutto quello che non avrei mai immaginato, ho sentito un forte legame con lui sin dal primo giorno che ci siamo incontrati, quando mi chiedono perché l’ho adottato, la risposta è semplice: lui ha scelto me”.