Roma, dopo il discorso di Conte lunghe file fuori dai distributori di sigarette (2 / 2)

La realtà dei fatti, però, rende vana la corsa notturna dal tabaccaio: tali esercizi rimarranno aperti. A Roma il numero più alto di segnalazioni di fumatori in fila presso i distributori. In sostanza a chiudere saranno bar e ristoranti, anche se questi ultimi potranno effettuare trasporto a domicilio. A onor del vero, alcune Regioni hanno vietato anche la consegna a casa, come ad esempio la Campania.

Il Premier Conte, nel suo discorso serale, tra le altre cose aveva detto: “L’Italia rimane protetta, ma adesso disponiamo la chiusura di tutto. Pub, ristoranti, bar, centri estetici, servizi mensa. Sono garantiti alimentari, farmacie e parafarmacie”. In effetti la parola “tabaccherie” non era mai stata pronunciata dal Premier, per cui non era chiaro quale fosse il “destino” dei tabagisti.

Pochi minuti dopo la fine del discorso è stato pubblicato il testo integrale del decreto, nel quale si è scoperto che, per l’appunto, anche oggi si possono tranquillamente acquistare le sigarette. Per affrontare l’emergenza, il premier ha nominato anche Domenico Arcuri di Invitalia come commissario straordinario. Siamo nel pieno dell’emergenza. Tra pochi giorni capiremo se le misure drastiche avranno un effetto reale.