Rivincita del mondo curvy: sempre più brand puntano alle “taglie forti” (2 / 2)

Una di quelle che ha riscosso maggiore successo si chiama “Universal Stanrdard”. È un marchio di moda fondato nel 2015 da due amiche, Polina Veksler e Alexandra Waldaman. La seconda ha una taglia 56 e, a differenza di molte donne in tutto il mondo, trovava deprimente il momento dello shopping.

Ma non perché si annoiasse come molti uomini fidanzati o sposati, semplicemente perché molti capi di abbigliamento chic che le piacevano non esistevano nella sua misura. “Ci siamo rese conto che non a tutte le donne viene dato lo stesso livello di stile, qualità e perfino di rispetto”. E ciò varrebbe sia per le giovani, che per le donne mature che le anziane.

Qual è la grande novità di Universal Standard? La possibilità di restituire gratuitamente i vestiti che non “vanno” più. Questo per incoraggiare le persone obese a perdere qualche chilo ma senza esagerare e preoccuparsi di spendere molti soldi per rifare l’armadio. Insomma è in atto una “rivoluzione curvy” e sempre più gente sta venendo incontro a chi, per un motivo o per un altro, non riesce ad avere un fisico asciutto.