Rimini: scrive “sbirri morti” su un muro ma non vede la volante ferma dietro di lui (1 / 2)

Rimini: scrive “sbirri morti” su un muro ma non vede la volante ferma dietro di lui

Nella vita il tempismo è tutto. Lo sa bene un giovane writer di Rimini, che pochi giorni fa è stato colto in flagrante mentre imbrattava un muro nel cuore della notte. E non si trattava di una scritta innocente o della sua tag, ma di un’offesa (o augurio che dir si voglia) molto grave nei confronti degli uomini in divisa.

“Sbirri morti, 10 10 1000 sbirri morti”, questa l’ingiuria verso carabinieri, finanzieri e poliziotti che il 20enne ha scritto sul muro di un negozio di calzature di Rimini, zona mare, a ridosso del piazzale Benedetto Croce. Si trovava insieme ad altri coetanei, anche loro distratti probabilmente perché volevano vedere l’artista nel momento topico dell’esibizione.

Il ragazzo in questione era incensurato e a quanto pare si trovava con degli amici conosciuti in ambito sportivo. Ad ogni modo il writer, evidentemente inesperto, non si era accorto che mentre augurava la morte a quanti più uomini in divisa possibile, c’era una volante della Polizia ferma a pochi metri da lui che osservava la scena.

 

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