Ricercato dalla polizia, risponde su Facebook: “Calmi, finisco delle cose e arrivo”. Il post è virale (2 / 2)

E non è finita qui, lo scambio di battute è proseguito. Dopo qualche ora il ricercato non si presenta e a quel punto la polizia lo contatta tramite i commenti scrivendo “Ti stiamo aspettando ma non sei ancora arrivato“. La risposta del ricercato non si è fatta attendere ed ha risposto:  “Scusate, finisco un paio di cose… sarò presto da voi appena ho sistemato tutto“. Ed ha aggiunto: “Dovrei essere lì entro le prime 48 ore”.

Probabilmente gli agenti volevano incastrare Anthony e così hanno deciso di continuare a rispondere attraverso il post, dopo 48 ore Akers non si era ancora presentato e tantissimi utenti hanno iniziato a seguire la vicenda su Facebook come se fosse un film, in molti hanno commentato scrivendo: “Ma si è consegnato?“, “È arrivato?”.

La polizia ha voluto rispondere agli utenti scrivendo: ” Non l’ha fatto“. Ma improvvisamente, Akers interviene scusandosi con la polizia di Richland: “Cari, non siete voi, sono io il motivo del ritardo“. “Ovviamente, prosegue, ho degli impegni. Mi scuso per avervi fatto aspettare. Sarò lì non più tardi dell’ora di pranzo di domani, so che non avete motivo di credermi…Ma arriverò”.

La foto del ricercato ha ricevuto più di 200mila  commenti in poche ore da cittadini incuriositi della vicenda, gli agenti della polizia hanno risposto all’ultimo commento del ricercato: “Stiamo iniziando a pensare che non vieni, chiamaci in qualsiasi momento e verremo noi da te”. Ma a sorpresa, il ricercato Anthony Akers, si presenta martedì 4 dicembre alle 15:29 nella sede della polizia di Richland. Prima di recarsi nella sede ha scritto un ultimo post con un selfie mentre suona al loro citofono: “Sono qui per il nostro appuntamento”.