Non solo: questa proteina favorirebbe anche la ricrescita dei capelli in un breve lasso di tempo: secondo i ricercatori basterebbero due giorni.
Il dottor Nathan Hawkshaw, che ha guidato il team di ricerca all’Università di Manchester ha dichiarato a una rivista scientifica: “Il fatto che questo nuovo agente, che finora non era mai stato preso in considerazione nel contesto della perdita dei capelli, favorisce la crescita dei capelli è un grande passo in avanti, perché potrebbe essere usato in molti altri ambiti della medicina”.
“Un giorno potrebbe fare davvero la differenza per le persone che soffrono di calvizie” ha dichiarato il professore, che poi ha proseguito con altre parole che danno speranza: “Sono molto ottimista. Credo proprio che possa funzionare davvero. Nei testi in laboratorio, la medicina ha iniziato a incentivare la crescita dei capelli nei follicoli piliferi in soli due giorni: posso dire con certezza che è un tempo molto breve. Stiamo studiando i metodi più opportuni per usarlo come un trattamento ‘normale’, magari sottoforma di shampoo o gel, per far sì che raggiunga i follicoli”.
La ricerca è stata pubblicata nella ‘Public Library of Science Biology’. Il test è stato condotto prendendo come ‘cavie’ 40 uomini che soffrivano di calvizie. Hanno preso la medicina di cui stiamo parlando e hanno notato ‘risultati positivi’ nel giro di ‘pochi giorni’. E’ stato stimato che a livello mondiale circa il 50% degli uomini sopra i 50 anni soffrano di calvizie maschile (come è noto, è molto più difficile che le donne perdano i capelli). AL momento ci sono alcuni ‘trattamenti’ disponibili sul mercato per combatterla, poco convincenti.