Prete attacca Salvini: “Con le sue leggi Gesù non si sarebbe salvato”. Scoppia la polemica (2 / 2)

messa di Don Paolo Tofani nella chiesa di San Piero ad Agliana, “nel corso dell’omelia il prete avrebbe detto che ‘Non ha importanza fare il presepe’ e ‘se Salvini fosse esistito ai tempi di Cristo, Gesù Bambino sarebbe morto”. Secondo il senatore “se effettivamente fosse stata pronunciata, sarebbe gravissima e non in linea con lo spirito di un uomo che veste, tra l’altro, l’abito talare“.

Un’espressione, secondo Vescovi, che ci lascia davvero sconcertati e la nostra speranza è quella che le persone presenti alla messa abbiano decisamente frainteso le parole del prete“.

Per il parlamentare “in pieno clima pre-natalizio dove tutti noi, prelati ovviamente compresi, dovremmo ancor di più puntare a rasserenare gli animi, questa frase-choc, è davvero fuori luogo ed auspichiamo che l’autore, qualora l’abbia detta, faccia immediatamente mea culpa”.

È stato anche interpellato il prete ed ha voluto spiegare il significato delle sue parole per mettere fine alle polemiche che in queste ore si stanno facendo strada anche sul web. Don Paolo ha spiegato che Gesù e la sua famiglia si sono dovuti trasformare in migranti e fuggire in Egitto per sfuggire alla “strage degli innocenti” ordinata da re Erode, e se ci fosse stata la legge di Salvini non sarebbero mai potuti ritornare.

Poi ha voluto smentire alcune affermazioni che non ha mai detto, in particolare la frase che se ci fosse stato Salvini, Gesù sarebbe morto: “Ho parlato anche della legge Salvini alla quale sono ovviamente contrario, dicendo che è inutile fare il presepe e poi ostentare segni cristiani se poi quando ci inchiniamo alla grotta di Betlemme non viviamo quello che Gesù ci ha insegnato cioè l’accoglienza, l’amore, la misericordia, la disponibilità al servizio. I simboli contano se c’è dietro una vita”.