Presa in giro dai bulli, si toglie la vita a soli 14 anni: il suo addio sui social (2 / 2)

Per questo sono stati chiesti provvedimenti che possano aiutare le giovani ad affrontare le problematiche che incontrano nel quotidiano affinchè non accadano più tragedie simili.
 La morte della 14enne ha profondamente sconvolto i compagni di classe e gli amici che l’hanno ricordata con affetto proprio sui social, dimostrando che oltre all’odio c’era tanto spazio anche per l’amore arrivato un po’ troppo tardi.

Un numero sempre più alto di adolescenti aborigeni giudica il proprio stato mentale come ‘molto triste‘, ovvero zero in una scala fino a 10. Secondo uno studio effettuato lo scorso anno, un ragazzo su 10 e una ragazza su 20 mostrano sintomi di depressione, contro appena uno su 100 fra i loro coetanei non indigeni.
E’ emerso inoltre che il tasso di suicidi fra le persone indigene fra 15 e 24 anni è quattro volte maggiore dei coetanei non indigeni. Sotto i 14 anni, la proporzione è nove volte maggiore.

La ricerca è stata condotta su 18.727 persone per il 6,2% indigene. In questo gruppo era maggiore la probabilità di avere una vita familiare instabile: il 30% ha dichiarato di aver trascorso tempo fuori di casa negli ultimi tre anni perche’ non si sentiva di restare, contro il 15% degli intervistati non indigeni.
 Secondo la direttrice di Mission Australia, Catherine Yeomans, dai dati si evince la necessità di un ripensamento urgente su come realizzare i programmi e i servizi alle popolazioni indigene.