Pernigotti chiude definitivamente dopo quasi 160 anni: dipendenti in cassa integrazione (1 / 2)

Pernigotti chiude definitivamente dopo quasi 160 anni: dipendenti in cassa integrazione

Poche certezze e diverse incognite. Se volessimo sintetizzare in maniera estrema la situazione attuale di Pernigotti, basterebbero le prime cinque parole di questo articolo. La certezza è che la Pernigotti com’eravamo abituati a conoscerla non esiste più. Dopo un incontro nella giornata di ieri al Ministero del Lavoro tra gli attuali proprietari, alcuni rappresentanti del governo e dei sindacati, si è arrivati a una decisione ufficiale: lo stabilimento di Novi Ligure (AL) chiuderà.

L’accordo è stato firmato e a partire da oggi 6 febbraio l’impianto produttivo italiano chiuderà. I dipendenti saranno messi in cassa integrazione. Qualche mese fa fu il gruppo turco Toksoz ad acquistare il marchio italiano. Oggi i vertici della nuova proprietà hanno fatto sapere di voler “esternalizzare” la produzione tramite accordi con altri gruppi, sempre sul territorio italiano. Ma resta il fatto che a Novi Ligure cessa del tutto la produzione.

I sindacati si dicono soddisfatti a metà. Come spiega il segretario nazionale della Uila Uil Pietro Pellegrini: “Abbiamo ottenuto la modifica della finalità della cassa integrazione, che sarà per reindustrializzazione del sito e non per cessazione attività. In questo modo si potranno iniziare politiche attive che permettano la rioccupazione dei lavoratori”. Per il momento, però, il tutto è in fase di stallo.