Pernigotti chiude definitivamente dopo quasi 160 anni: dipendenti in cassa integrazione (2 / 2)

Nei prossimi mesi il sindacato si occuperò di monitorare il piano di avanzamento dell’advisor, affinché le promesse vengano mantenute e i dipendenti in cassa integrazione tornino a lavorare. Allo stato attuale delle cose le speranze sono riposte in persone o gruppi interessati all’acquisto dello stabilimento di Novi Ligure, in modo che la produzione possa ripartire da lì, almeno in parte.

Sì, perché i bene informati parlano già di alcune aziende del settore interessate e pronte a presentare un’offerta. L’unico nodo è rappresentato dal personale che verrà eventualmente assunto: si parla di 30, massimo 50 dipendenti reimpiegati. Il gruppo turco, da parte sua, chiuso lo stabilimento fa sapere che il marchio Pernigotti non morirà e che lo scopo è “continuare a produrre, distribuire e commercializzare i prodotti attraverso accordi di terziarizzazione in Italia”.

La CGIL fa sapere che questo “spezzatino” non rappresenta una vittoria: “Siamo preoccupati, soprattutto perché abbiamo ricevuto la conferma che c’è la volontà di cedere la produzione delle creme per gelati, una scelta che porta alla morte sicura della fabbrica”. Al momento la situazione è poco chiara: il gruppo turco ha evitato il peggio qualche mese, ma la chiusura dello storico stabilimento di Novi Ligure non ha accontentato proprio nessuno. Si attendono nuovi sviluppi.