Parla Luciano Casamonica, noto boss dei sinti: “Raggi, mi vergogno di essere italiano” (2 / 2)

Quando il giornalista gli fa notare che si tratta di ville abusive, lui risponde: “Mi sta bene che siano abusive, ma non si può lavorare così, trattare così i bambini. Serviva un decreto, qualcuno che ci venisse ad avvisare. Noi siamo italiani, non stranieri. Oggi io mi vergogno a essere italiano”. C’è anche la ruspa, quell’immagine che spesso viene evocata da Salvini.

“Per me tra Salvini e la Raggi qualcosa c’entrano, per decidere di buttare giù le case così senza preavviso. Non danno il tempo di mettere in mezzo un avvocato, di sistemare, niente. Sono abusive, ma noi ci viviamo da 50 anni. In un mese le buttano giù con dei bambini dentro? Non ci hanno nemmeno dato un alloggio”. Quando il giornalista gli chiede: “Ci sono sentenze che affermano che voi siete una famiglia criminale. Come rispondete?”

La risposta di Luciano è: “Se noi fossimo stati veramente criminali, avremmo fatto la guerra totale. Però, come vedono tutti, siamo stati onesto, abbiamo parlati e siamo venuti incontro. Noi cercavamo solo un alloggio. I criminali ammazzano, vanno a mettere le bombe, ammazzano i bambini. Noi non siamo criminali, i criminali sono altri”.