Papa Francesco: “Dio è un padre premuroso, per Lui nessun uomo è uno straniero” (2 / 2)

 “Nello spirito delle Beatitudini siamo chiamati a consolare le loro afflizioni e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio; a indicare loro il cammino per il Regno dei Cieli”.
Il sommo pontefice ha poi usato parole molto dure nei confronti di chi considera queste persone dei “pacchi” o un pretesto per fare campagna elettorale:

 “Sono persone!  Dio non considera nessun uomo uno straniero. Mi viene spontaneo riprendere l’immagine della scala di Giacobbe. Gesù dice che il collegamento tra la terra e il Cielo è assicurato e accessibile a tutti. Ma salire i gradini di questa scala richiede impegno, fatica e grazia. I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati. Mi piace allora pensare che potremmo essere noi quegli angeli che salgono e scendono, prendendo sottobraccio i piccoli, gli zoppi, gli ammalati, gli esclusi: gli ultimi.

Nel corso dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro, Francesco ha chiesto ai potenti d’Europa di aprire i corridoi umanitari per salvare più persone possibili: “Si tratta di una grande responsabilità dalla quale nessuno si può esimere se vogliamo portare a compimento la missione di salvezza e liberazione affidataci dal Signore”. 
Il Papa ha in fine ringraziato chi, nonostante i tempi difficili, si prodiga per gli altri e compie gesti di solidarietà.