Paolini torna a parlare dopo l’incidente: “Sono già all’Inferno” (2 / 2)

L’attore, in seguito all’incidente, ha annullato tutti i suoi impegni estivi, ad eccezione dello spettacolo ‘Senza vincitori né vinti’, che ha come tema centrale la Grande Guerra. L’evento si terrà il 28 e 29 luglio sulla Cima Tomba, vicino al Monte Grappa, insieme all’amico Simone Cristicchi. “Ho interrotto la mia normalità. So profondamente cos’è successo e so anche che nulla sarà mai più come prima. Non chiederò scusa in pubblico, perché sarebbe una cosa indecente, sia per chi soffre che per me stesso”.

Le parole di Paolini lasciano intendere che l’attore sta attraversando quello che, con ogni probabilità, è il peggior periodo della sua vita (a marzo ha compiuto 62 anni). Come detto, l’unico evento a cui ha voluto presenziare quest’estate è lo spettacolo con Simone Cristicchi: “Sono qui solo per onorare milioni di ragazzi europei mandati a morire un secolo fa. Non dirò nulla di me né di quello che mi è successo”.

Il giornalista che ha intervistato Paolini per conto di Repubblica, una delle poche persone che l’ha visto da vicino dopo il 17 luglio, ha descritto così lo stato d’animo dell’attore: “Non ha mai sorriso. Si interrompeva spesso, aveva uno sguardo assente, spesso spingeva gli occhi lontano. Ha continuato a tossire e a pigiare tabacco nella sua pipa”. Due frasi in particolare lasciano capire quanto grande sia l’amarezza di Paolini: “Anche svegliarmi, dopo la tragedia mi risulta volgare ed eccessivo”. Infine, quando il giornalista gli ha chiesto se volesse un passaggio, Paolini ha rifiutato e se n’è andato via a piedi, zaino in spalla, dicendo: “Sono vulnerabile, già all’inferno. Non pugnalarmi”.