Padova: “Con l’apertura della caccia non dormiamo più, spari e bestemmie dalle 4 del mattino” (2 / 2)

“Fin dalle 4 del mattino si sentono rumori di ogni sorta. E se usciamo di casa rischiamo di essere impallinati. Oggi, ad esempio, non più tardi delle 4 alle fucilate si sono unite le grida, condite da un frasario irripetibile con frequenti bestemmie. Sono i cacciatori che ogni fine settimana si aggirano non lontano dalla nostra proprietà e iniziano a sparare tutto ciò che sembra muoversi”, l’amaro sfogo dell’imprenditore.

Costa non dimentica che anche la sua famiglia, in Toscana, praticava la caccia al cinghiale: “Ma lo faceva con classe e rispetto per l’ambiente circostante, qua invece non si può nemmeno parlare. Ti dicono che hanno l’autorizzazione per cacciare e andare ovunque. Non sentono nessuna delle nostre valide ragioni, anche quando sono espresse con garbo, come dimostra la transenna piazzata dal Costa vicino alla sua abitazione.

Il primo cittadino di Bagnoli, Roberto Milan, si è confrontato con lo stesso Costa e sente doppiamente il problema, essendo veterinario oltre che politico. “Il problema più grande è la mancanza di personale. Ci vorrebbero guardie 24 ore su 24. La caccia è un’attività molto complessa, ci sono regole ben precise e distanze da rispettare. Ci sono cacciatori responsabili ma anche molti che non hanno rispetto”.