Omicidio Vannini, Selvaggia Lucarelli difende i Ciontoli: “Io difendo la famiglia Ciontoli, sono contro l’odio collettivo” (2 / 2)

​”E vorrei che fosse chiaro che nulla di quello che penso esclude la mia vicinanza a Marina, la mamma del povero Marco. Lei e suo marito vivono una tragedia senza fine, nessuno lo dimentica. Quello che più o meno tutti vogliono dimenticare è che ci sia un’altra tragedia che si svolge parallelamente a quella dei Vannini, ed è quella della famiglia Ciontoli. La sola affermazione è intollerabile. L’idea che se la meritino, impedisce qualunque tipo di ragionamento che includa questioni di diritto e di umanità”.

Selvaggia Lucarelli nel suo articolo elenca tutte le azioni che sono state fatte contro la famiglia Ciontoli per gettare più fango ed ha affermato che “nessuno dei colpevoli di delitti ancor più efferati (omicidi pianificati e mattanze atroci) è stato oggetto di un odio collettivo così ostinato”.

 

Ha voluto ricordare anche quelle voci incontrollate su una presunta richiesta di Martina Ciontoli di avere un buon voto ad un esame universitario perché il suo studio era una conseguenza al trauma subito da questa terribile vicenda.

 

Ha ricordato anche che Martina è stata licenziata due volte perché negli ospedali dove lavorava, ogni giorno, c’erano i giornalisti che ad ogni cambio turno le facevano domande. Ed è stata anche diffusa una petizione su change.org per radiare Martina Ciontoli dall’albo degli infermieri, ha ricordato persino all’odio degli haters quando è stata diffusa la sua foto con il suo nuovo fidanzato. Selvaggia Lucarelli ha concluso il suo articolo affermando: “Se schifare questo meccanismo è difendere i Ciontoli, allora difendo Ciontoli”.