“Non si affitta a meridionali”, ennesimo caso di razzismo a Milano (2 / 2)

Insomma Fabio è stato vittima di razzismo, oggettivamente parlando. Il ragazzo ha deciso di denunciare pubblicamente il fatto sul suo profilo Facebook, scrivendo anche il nome del proprietario di casa razzista. “Sono orgoglioso di essere chiamato razzista, per me non è un’offesa. In un primo momento non ho dato peso a questa riposta”. Poi, però, passato del tempo Fabio ha deciso che era il caso di rendere pubblica la sua piccola disavventura.

Quando gli viene fatto notare che potrebbe rischiare qualcosa pubblicando il nome della persona che gli ha detto no, Fabio risponde: “L’ho fatto anche per evitare che altri si ritrovino in situazioni spiacevoli come la mia”. De Pinto è ancora alla ricerca di una casa, ma per il momento non ne ha immediato bisogno: “Ho parenti, amici e la mia fidanzata a Milano”.

“Mi ha scritto tanta gente, anche altri milanesi che mi hanno detto che loro non sono così. Qualcuno mi ha offerto un alloggio, ma era in una zona che per me non andava bene. Fabio è stato coraggioso in un certo senso, perché ha detto addio al suo posto a tempo indeterminato in un’azienda di trasporto al porto di Bari (si occupava di amministrazione), perché, parole sue, “vuole specializzarsi in cucina”.