Non hai pagato il bollo auto? Hai fatto bene: ecco le buone notizie per gli evasori (3 / 3)

Relativamente ai bolli non pagati nell’arco di tempo che va dal 1°gennaio 2016 al 30 giugno 2022, e quindi non compresi nel nuovo art 46 della legge di Bilancio, è stata introdotta la possibilità di chiudere le pendenze in corso mediate una definizione agevolata e con sconto su sanzioni e interessi: in tal modo si potrà pagare l’importo dovuto con un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 o, in alternativa, con un piano rateale sino a 5 anni. In quest’ultimo caso occorrerà farne apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate con la quale definire poi un piano sino ad un massimo di 18 rate, con l’ultima rata da versare entro il 2027.

Vi è un unico caso in cui ci sia l’impossibilità di rateizzare il debito, cioè se è stato già disposto il fermo amministrativo dell’auto. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha spiegato che per sbloccare il fermo del veicolo occorrerà necessariamente ripagare tutto il debito. In seguito, la stessa Agenzia inoltrerà telematicamente il provvedimento di cancellazione al PRA e lo sblocco del fermo sarà automatico. Nel caso di rottamazione o definizione agevolata di tutte le somme dovute, il fermo sarà sospeso solo dopo il pagamento della prima rata. Occorre però chiarire che, in questa ipotesi, il contribuente potrà tornare a guidare il veicolo, ma non sarà ancora rientrato nel suo pieno possesso: cioè, per esempio, non potrà né rottamarla né venderla.

Per richiedere la rottamazione o lo stralcio delle cartelle esattoriali, il contribuente dovrà semplicemente recarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate, digitare ‘Definizione agevolata’ sulla barra di ricerca e selezionare la Rottamazione Quater o il Saldo e Stralcio, in base a quale tipo di agevolazione si intenda usufruire. Dopo di che sarà sufficiente ultimare la procedura seguendo le indicazioni.