Napoli, paziente porta con sé il cellulare durante una Tac e risponde alla chiamata (2 / 2)

In pochi minuti la paziente viene accompagnata nell’area di radiologia e la sistemano difronte all’apparecchiatura per eseguire la tac cerebrale. Dalla parte esterna, i medici stavano controllando se la posizione della paziente era corretta per fare la Tac ed improvvisamente hanno visto comparire la sagoma scheletrica della donna che porta un cellulare all’orecchio pronta a rispondere alla chiamata.

Al giorno d’oggi non riusciamo a staccarci dagli smartphone neanche per andare in bagno e questa donna lo conferma. La donna ha portato con sé il suo cellulare anche durante una visita e ha

ben pensato di farsi 2 chiacchiere al telefono. Quando gli operatori se ne sono accorti hanno deciso di sospendere la visita e la paziente, mortificata, si è giustificata dicendo: “Mi dispiace, l’ho dimenticato”. Ma come si fa a dimenticare se rispondi anche alla chiamata? Dopo il rimprovero, la tac è stata effettuata regolarmente e dal referto non è risultata nessuna patologia.

 

Che cos’è la TAC?

La Tac è un’indagine radiografia, il suo acronimo “TAC” sta ad indicare Tomografia Assiale Computerizzata,

questa tecnica sfrutta le radiazioni ionizzanti per ottenere le immagine dettagliate delle aree specifiche del corpo. Durante la Tac, il paziente viene attraversato dalle radiazioni elettromagnetiche e si ottiene un segnale elettrico che dopo vari algoritmi che vengono elaborati, fornisce le immagini dettagliate del nostro corpo. Durante la Tac bisogna ricordarsi di togliere anelli, orecchini, collane, orologi, braccialetti, piercing altri oggetti metallici rimovibili, indumenti con parti metalliche come bottoni metallici, cerniere, rinforzi metallici, pailletes, CELLULARE, ecc, altrimenti il risultato non sarà corretto.