Napoli: il capo ultrà Genny la carogna ora è un collaboratore di giustizia (2 / 2)

Di tempo ne è passato dal 2014. Tra due mesi esatti saranno trascorsi esattamente cinque anni. Nel frattempo Genny ‘a Carogna ha avuto diversi guai con la legge. Poco tempo fa l’ultras napoletano fu arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Al momento Gennaro De Tommaso si trova in carcere da circa tre anni proprio per questo motivo. Ma la sua vita sta per cambiare.

Tecnicamente, Genny potrà tornare allo stadio nel 2022 (il DASPO da cui è stato colpito dura otto anni). Ma difficilmente sarà così. In primis perché oltre allo spaccio internazionale per lui ci sono altre accuse più o meno pesanti: in primis associazione a delinquere, a seguire resistenza a pubblico ufficiale, concorso in camorra e, ultima in ordine temporale, la detenzione, nel carcere di Poggioreale, di un telefono cellulare con cui chiamava la famiglia e seguiva la partite del Napoli.

Ma, ripetiamo, la galera ha cambiato De Tommaso. L’ultima notizia sul suo conto è piuttosto clamorosa: Genny ‘a Carogna ha deciso di collaborare con lo Stato. Più nello specifico avrebbe già fornito alcune informazioni alla DDA nel corso di alcuni interrogatori avvenuti in carcere. La sua vita cambierà anche perché, si sa, uno dei reati più gravi negli ambienti mafiosi è il pentimento. Basta leggere i commenti su Facebook sotto i post dei primissimi giornali che hanno dato la notizia per capire come da oggi De Tommaso sia diventato, molto semplicemente, un nemico della camorra.