Napoli, evade dai domiciliari e quando lo trovano si finge Shevchenko (2 / 2)

I carabinieri, durante le operazioni di rito per arrestarlo, gli hanno ricordato che era ricercato per il furto di pannelli fotovoltaici e per la violazione degli arresti domiciliari. L’uomo, vistosamente ubriaco, avrebbe risposto (forse per la vaga somiglianza con il calciatore): “Non sto chi stiate cercando. Io sono Andrij Shevchenko!”.

I carabinieri, probabilmente, hanno risposto con una risata a questo goffissimo tentativo di evitare l’arresto e lo hanno ammanettato. G.G. trascorrerà un periodo in carcere con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari e anche per aver fornito false generalità ai tutori della legge.

Dopo sette giorni di latitanza si è concluso in maniera anche un po’ comica il periodo di latitanza del ladro di pannelli fotovoltaici. Chissà cosa pensa l’ex attaccante del Milan di un ladro che usa il suo nome per evitare l’arresto. I due, tra l’altro, non hanno nemmeno la nazionalità in comune: Shevchenko è ucraino, paese che confina con la Polonia ma con cui ci sono evidenti differenze culturali.