Multe se guidi un’automobile intestata ad un altro? Ecco come funziona la nuova legge (3 / 3)

In secondo luogo, affinché sussistano le condizioni per far scattare le sanzioni è necessario che l’auto in questione sia stata guidata continuativamente per oltre 30 giorni. In altre parole, riaccompagnare un amico che ha alzato troppo il gomito non vi metterà in pericolo, sarete punibili solo guidando per oltre un mese un’auto non vostra. Anche questa previsione sembra ragionevole e idonea a tutelare situazioni di oggettiva difficoltà che necessitano di essere affrontate in un certo modo. La sanzione introdotta recentemente sembra dunque riguardare dei casi molto rari e particolari. Una bella notizia per tutti gli automobilisti italiani che si erano già iniziati ad allarmarsi.

Ma in questo caso, per mettervi al riparo vi basterà comunicare la co-intestazione all’Archivio Nazionale Veicoli, e sarete automaticamente al riparo da ogni conseguenza spiacevole. Questo accorgimento vi permetterà di evitare una multa salatissima che inciderà in maniera importante sul vostro conto corrente. Allo stesso tempo riuscirete anche a risparmiarvi parecchie seccature. Vi conviene dunque rimanere costantemente aggiornati sulle normative vigenti in questo ambito.

In definitiva, questa norma sembra prevedere e tutelare la maggior parte delle esigenze più comuni degli automobilisti italiani. Nessun allarme dunque, almeno per il momento. Si sa infatti che in Italia le spiacevoli sorprese per i cittadini sembrano essere all’ordine del giorno, ma non sembra assolutamente questo il caso. Per ciò che concerne questa sanzione economica, tutti gli italiani che si mettono quotidianamente alla guida potranno dormire decisamente a sonni tranquilli.