Milano: 45 euro per 3 spritz. La foto dello scontrino fa discutere (2 / 2)

Basti pensare ai numerosi casi di Venezia, soprattutto nei locali a ridosso di Piazza San Marco, dove alcuni turisti giapponesi, dopo aver fatto un’abbuffata di frittura di pesce, si sono ritrovati a dover pagare oltre mille euro, scatenando l’ira di molti sul web, con il locale tempestato di recensioni negative, ma anche a Roma a pochi passi da Piazza Navona, dove sempre due turisti asiatici hanno dovuto saldare un conto di oltre 500 euro per due pasti completi insieme a vino ed acqua, a Napoli, Torino, Genova e in questo caso anche a Milano, in una delle piazze più famose, che accoglie ogni giorno gente da tutto il mondo.

La colpa è in questi casi da dividersi fra turisti, per non avere prontamente chiesto i prezzi al momento delle ordinazioni, e gestori, che scelgono volontariamente di non mettere il menù con il listino prezzi fuori dal locale, come invece succede quasi ovunque. Una furbata? Chiaramente sì. Il consiglio che possiamo dare, quando si va in un posto per bere o mangiare, è di richiedere sempre il listino al cameriere, in modo da non ritrovarsi poi spiacevoli sorprese al momento di saldare il conto.

E magari, se si vuole cercare di spendere una cifra “appetibile” senza dover aprire un mutuo in banca, di non andare nei locali a ridosso dei monumenti storici e dei luoghi di interesse più frequentati, ma di fare due passi e recarsi appena fuori, nei posti un po’ meno frequentati. Non sarà come vedere il Duomo, ma almeno il portafoglio sarà ancora pieno a fine pasto! Non rischierete di dover incorrere in conseguenze davvero spiacevoli ed imprevedibili per le vostre tasche. Non si tratta del resto di un aspetto secondario.