Migranti, mozione di sfiducia contro Matteo Salvini: la petizione arriva a 95mila firme (2 / 2)

con gli altri poteri e istituzioni dello Stato (Presidente della Repubblica e Magistratura) sul tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei reati d’odio”. Questa vicenda si è conclusa con solo due migranti indagati per violenza privata e nessun arresto.

Sulla petizione si legge ancora: “Chi riveste ruoli istituzionali deve essere fedele alla Costituzione e alla Repubblica e non può, né direttamente né indirettamente, diffondere idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istigare a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Ad

adoperarsi per sostenere la petizione potrebbe essere proprio il gruppo di Liberi Uguali con Laura Boldrini, la deputata di Liberi e Uguali ha affermato che il lancio di questa petizione sia un’ottima iniziativa di partecipazione per raccogliere voce in disaccordo con le scelte poco condivisibili di Matteo Salvini, inoltre la Boldrini ha lanciato un hashtag #respingiamoSalvini. Il leader di Liberi e Uguali, Roberto Speranza, ha dichiarato: “Noi mettiamo a disposizione le nostre 14 firme di deputati, però non bastano neppure per presentarla”, così la sinistra

si è divisa in due parti. Chi considera questa petizione come un importante segnale politico e chi ritiene di non considerarla, definendola una sconfitta certa.

Nonostante su change.org la petizione abbia raccolto più di 90mila firme, alla Camera non ha raccolto nemmeno 63mila firme indispensabili per essere depositata. La petizione descrive la “violazione patente e flagrante del principio non refoulement”, elenca tutte le vicende accadute legate a questo principio come l’episodio della nave Aquarius, ricordando anche cosa dice la Costituzione e le affermazioni di Matteo Salvini sui citradini italiani di etnia rom, definite “gravissime”.