Michael Schumacher, l’intervista inedita emoziona: “Il mondiale più bello? Quello del 2000 con la Ferrari” (2 / 2)

In quell’anno, Schumacher si trovava in sfida con Mika Hakkinen con la sua McLare, avversario super stimato dal campione tedesco e lo rivela proprio nel video: “Il rivale che ho rispettato di più in carriera è stato Hakkinen, sia per le grandi battaglie in pista che per una relazione molto solida anche una volta tolti i caschi”.

Quando era bambino i suoi idoli venivano da tutt’altro sport rispetto alla Formula 1: “Quando ero piccolo in pista c’era Ayrton Senna o Vincenzo Sospiri, li ammiravo. Il mio idolo però era Harald “Toni” Schumacher perché fu un grande calciatore.” (portiere della Germania Ovest).

Nel video dell’intervista inedita del 2013 rilasciata dai familiari di Michael Schumacher tramite il sito ufficiale, il campione tedesco mette a confronto la sua Formula 1 con quella attuale, spiegando le difficoltà della carriera da pilota: “La F1 è molto dura, anche se prima lo era molto di più senza i limitatori di potenza, la direzione assistita e i vari aiuti elettronici. Però resta uno degli sport più duri che ci possano essere e necessita di una grande preparazione fisica. La chiave del successo però è volersi migliorare sempre.

Io ho sempre pensato di non essere molto bravo come pilota, penso sia stata una chiave per diventare quello che sono diventato. Il talento è una cosa importante nel motorsport, ma devi saperlo coltivare e sviluppare“. Per concludere, il 7 volte campione mondiale di Formula 1 ha voluto ricordare l’importanza del lavoro di squadra: “I risultati arrivano se tutti lavorano bene nella stessa direzione. Da solo uno può fare fino a un certo punto, una squadra sarà sempre più forte. E la F1 è un lavoro di squadra“.