Michael Schumacher, l’amara verità: “Nessuno può parlare, ecco perché” (2 / 2)

Uno dei pochi giornali che ha pubblicato notizie in maniera relativamente continua sull’argomento negli scorsi anni è stato la “Bild”, quotidiano tedesco. Poco tempo fa era stato intervistato il cardinale Georg Gaenswein, che aveva raccontato di aver fatto visita al pilota e di avergli “tenuto le mani”. Secondo il religioso: “Michaeal percepisce che le persone a lui care sono attorno a lui e si preoccupano per lui”.

La manager Sabine Khem, invece, una che conosce perfettamente le condizioni di salute di “Schumi” ha scelto il silenzio per un motivo preciso: “Ogni dichiarazione comporterebbe nuove domande. Così non ci sarebbe mai la tranquillità”. Un’altra intervista molto recente alla Bild a una persona che conosce bene Michael, ovvero Jean Todt, continua a lasciare molte ombre sulla vicenda.

Il presidente della FIA, infatti, lascia capire veramente poco: “Il mio rapporto con la famiglia è più stretto che mai. Ero molto vicino a Michael anche prima. Non posso parlare al posto suo, però di lui so tutto. Lo incontro regolarmente”. Il fatto che, con ogni probabilità, Michael adesso sia quantomeno cosciente, lo lascia capire affermando che: “Abbiamo visto il Gran Premio del Brasile a casa di Michael in Svizzera”.