Ciò significa che è in atto un cambiamento notevole e la temperatura del nostro Pianeta potrebbe presto abbassarsi. La storia è ciclica, si sa, e i nostri antenati assistettero a un periodo durato circa 70 anni in cui l’attività solare fu ridottissima. Successe tra il 1645 e il 1715, nel periodo conosciuto come “Minimo di Maunder”. Per dirla in termini comprensibili a tutti, fu una ‘mini’ era glaciale.
L’Europa e il Nord America in particolare subirono gravi conseguenze da quest’abbassamento anomalo delle temperature, specialmente d’inverno. Il fiume Po si ghiacciò, così come altri laghi del Centro Italia. Ciò significò, ovviamente, che ci furono gravi danni alla produzione agricola e quindi diffuse carestie. Quella attuale non è paragonabile a quella del 1645 ma l’inizio è pressoché lo stesso.
Al momento è difficile prevedere cosa accadrà nel breve termine. Gli esperti non escludono che il prossimo inverno possa essere estremamente rigido. Non di certo paragonabile al “Minimo di Maunder”; ma le temperature potrebbero essere molto basse. Le nevi potrebbero colpire le grandi città, imbiancare a lungo le zone montuose e di pianura. Insomma l’assenza di macchie solari non è un’ottima notizia e l’attività in tal senso va monitorata il più possibile per farsi trovare preparati in caso di inverni molto rigidi.