Mestre: va in overdose, viene salvato ma pesta i soccorritori e fugge con ago nel braccio (2 / 2)

Ma a questo punto accade l’impensabile: il giovane invece di ringraziare i suoi salvatori, li aggredisce con calci e pugni. A quel punto i medici del 118 hanno allertato le forze dell’ordine per porre fine all’escalation di violenza. Nonostante l’arrivo tempestivo di una volante della Polizia, il ragazzo si era già dato alla fuga. Secondo quanto raccontato dall’equipe del 118, il tossicodipendente non si era neanche preoccupato del catetere venoso che aveva ancora infilato nel braccio. 

Un paio di ore dopo, il giovane è stato finalmente fermato dalle forze dell’ordine. Non prima però di essersi reso protagonista di una nuova aggressione, fortunatamente solo verbale, nei confronti di alcuni passanti nei pressi di una mensa di via Querini. I residenti della zona avrebbero segnalato la sua presenza al 113 dopo che erano stati disturbati dalle urla e dalle bestemmie del ragazzo.

Il fatto che indossasse abiti leggeri nonostante il freddo e il suo comportamento esagitato avevano inizialmente fatto pensare a un paziente psichiatrico fuggito in strada dopo una crisi. Invece si trattava dello stesso ragazzo soccorso in mattinata. A causare il suo comportamento era l’assunzione di sostanze stupefacenti. 

Essere scampato alla morte poche ore prima, evidentemente, non gli ha impedito di tornare a bucarsi.